Ambiente: poco rispetto per la “nostra casa naturale”.

Roma, 30 set. (Adnkronos) – Non riusciamo a rispettare l’ambiente, “nostra casa naturale”, perchè non riusciamo ad “investire sul futuro. Oggi, infatti, l’umanità assiste ad un progressivo declino della qualità della vita” e “vive come se ogni giorno fosse l’ultimo”. Per invertire la tendenza servono progetti scolastici idonei a formare le generazioni più giovani. Negli adulti, invece, la formazione di un pensiero ecologico richiede molto di più: “un lavoro corale” che coinvolge istituzioni, mass media e naturalmente ogni singolo individuo” attraverso il quale passare dalla catarsi alla trasformazione”, in altre parole, resettare e riconfigurare partendo da una maggiore capacità di avere cura di sè, della propria ‘casa interna’ per poi percepire più profondamente la propria ‘casa esterna’ e così averne naturalmente cura. Sira Sebastianelli, psicologa e psicoterapeuta, spiega all’ADNKRONOS il proprio punto di vista sul perchè sia ancora così poco diffusa la sensibilità ambientale, nonostante gli allarmi di tanti e autorevoli organismi internazionali.

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