In anteprima la copertina di Third Life per le Nozze di Cristallo con il web!

I quindici anni di convivenza, tra il Blog-Magazine Third Life e il web, ho pensato di festeggiarli raccogliendo tutti gli articoli in un libro, che uscirà intorno alla fine dell’anno, di cui oggi vi mostro la copertina che ipotizzo più rappresentativa del significato di Third Life. Il blog Terza Vita (Third Life), infatti, è nato per coniugare la prima vita, quella vissuta, con la seconda vita, quella idealizzata o sognata come un Avatar. Con il libro Third Life, quindi, prende forma il digitale e il virtuale, nell’ipotesi di lasciare, attraverso la scrittura cartacea: “….traccia di una parvenza d’immortalità nel lento fluire della nostra caducità e finitudine” come scrive Aldo Carotenuto in La scrittura come narrazione di Sé (Giornale Storico di Psicologia Dinamica, Liguori editore, Napoli, 1999, pag.10). La copertina rappresenta come sia possibile, prendendo coscienza della propria vita reale, uscire dallo schermo per riacquistare la propria tridimensionalità, insieme ai colori della esistenza. Lo schermo è un filtro che spesso omologa e schiaccia all’interno di uno spazio ristretto che però, non avendo confini, paradossalmente potrebbe risucchiarci. Il mondo della rete virtuale non va demonizzato perché è un mezzo per veicolare informazioni e condividere esperienze, ma è necessario aver salda la consapevolezza di sé e di ciò che si è, nella propria autenticità, al di là di rappresentazioni surrogate di sé. Il termine virtuale dal latino virtualis derivato da virtus, ha il significato di potenza, forza, così come per la filosofia Scolastica virtuale sottolinea ciò che esiste in potenza e non è in atto, quindi dovremmo semmai sviluppare ciò che potenzialmente è in attesa di realizzarsi in tutta la sua forza nella vita reale.

“UN’ ÀNCORA PER NON DIRE PIÙ ANCÓRA, CAMBIARE ACCENTO PER CAMBIARE PROSPETTIVA”

“UN’ ÀNCORA PER NON DIRE PIÙ ANCÓRA, CAMBIARE ACCENTO PER CAMBIARE PROSPETTIVA”Continua il percorso che riassume i quindici anni del sito www.sirasebastianelli.it mettendo il focus sul Progetto di cui spesso ho scritto nel corso degli ultimi anni, la cui storia è riassunta nell’articolo 25 novembre 2017 e su altri articoli che hanno contribuito alla maturazione del progetto stesso. Il progetto itinerante è denominato “UN’ ÀNCORA PER NON DIRE PIÙ ANCÓRA, CAMBIARE ACCENTO PER CAMBIARE PROSPETTIVA” ed è sostenuto da quattro arpe celtiche dell’Ensemble Sinetempore Harp Attack.

Il Progetto è nato anche per dare un contributo fattivo, andando oltre le parole e coinvolgere più persone, nell’intento unico di creare un argine alla violenza contro le donne, che continua a essere perpetrata. Anche gli articoli pubblicati in occasione dell’otto marzo o del venticinque novembre come 8 marzo 2022 oppure 25 novembre 2021 Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne hanno sempre rappresentato degli spunti di riflessione per comprendere sempre di più, senza mai giustificare, quanto ogni giorno accade con sempre più frequenza, 8 marzo Una riflessione in più. Gli anni passano e tante sono ancora le donne che cadono sotto la scure del carnefice, ma qualcosa cambia rispetto alla consapevolezza dell’ inaccettabilità dell’atto violento che non deve trovare nessuna attenuante, perché nessuno può farsi giudice e arbitro della vita umana 8 marzo Un giorno da vivere. Un po’ alla volta, anche se ci sentiamo una goccia nel mare dell’indifferenza, dobbiamo pensare di essere parte di un’onda che sempre più raccoglie forza per incidere sulla deriva culturale che ha sostituito le parole con la violenza ed ecco l’articolo del 2023 25 novembre = Giorno dell’argento. Nulla cambia all’istante, gli articoli 8’nota del 2015 e 8 marzo (8) del 2013 lo evidenziano, ma l’emancipazione delle coscienze procede costante e irrefrenabile. Il pregiudizio e la discriminazione si trovano tra le pieghe delle battute nei confronti delle donne e sono sintomo di quanto ancora si debba fare, ma intercettarle è già un passo verso il superamento del pregiudizio 8 marzo 2021 L’attesa è infinita, ma io sono in cammino.

Di concerti con l’ Ensemble Sinetempore Harp Attack ce ne sono stati molti nel tempo e senza svelare luogo e data posso anticipare che a breve ce ne sarà un altro, che spero possa raccogliere tante persone per come è già accaduto in altre città.

La memoria del futuro sarà cartacea o digitale?

La memoria del futuro sarà cartacea o digitale? Quale supporto scrittorio resisterà nel tempo? Domande che nascono prendendo spunto da miei articoli pubblicati su riviste sia cartacee sia digitali e sulla loro persistenza nel tempo. Il cartaceo ha sicuramente il rischio di macerare, mentre il digitale può finire comunque nell’oblio del web, se si dovesse chiudere il contenitore che li raccoglie. La Manutenzione del tempo ci suggerisce, forse, che il tempo si fa infinito nella staticità dell’istante. Nel dubbio, qui di seguito, attraversando la trama e l’ordito di pagine virtuali e cartacee continua il viaggio tra gli articoli pubblicati sul mio sito www.sirasebastianelli.it nei primi quindici anni di vita, 15 anni, nozze di Cristallo con il web: 2010-2025. Diverse tappe di riflessione, per riassumere argomenti che riguardano tematiche legate all’esistenza dell’essere umano, attraverso una lettura psicologica. In questi anni ho anche scritto su altre riviste digitali come www.65perricominciare.it e cartacee come Urbis et Artis. La rivista digitale è dedicata agli over 65, quindi gli articoli hanno affrontano temi come il tempo con Raccolta del tempo, il matrimonio con Nozze d’Oro, l’ansia e le preoccupazioni con Rumore di Fondo, l’invisibilità con Vox Clamantis in Deserto, il regime alimentare con Voglia di dolce, i ricordi con Wistaria o Fiori Rosa Fiori di Pesco e la vecchiaia nel mito con Cicale Cicale Cicale. Durante il periodo pandemico ho dedicato molti articoli agli aspetti psicologici su cui estendere delle riflessioni e li ho riassunti nell’articolo Un lunghissimo giorno.

La rivista d’arte cartacea Urbis et Artis mi ha dato, invece, la possibilità di poter guardare l’arte nelle sue declinazioni con la lente della psicologia e poter spaziare tra la pittura, la fotografia, la musica, la danza e il cibo. Tra Kandiski, O’Keeffe, Arcimboldo, Masaccio e tanti altri artisti ho trovato spunti per viaggiare nell’ arte.

Nel 2015 in occasione del Giubileo straordinario, indetto da Papa Francesco, scrissi Il giubileo dell’Arte che pubblicai anche sul mio sito e che oggi ritorna attuale, considerando l’anno giubilare in corso. Sempre sul mio sito si trova Fotografare la Notte, un viaggio notturno a Cuba del fotografo Musuk Nolte che è riuscito a imprimere sulla pellicola immagini

intrise di emozioni con la magica luce della notte. Poi, prendendo spunto dalla manifestazione che ogni anno si svolge in Puglia a Melpignano, provincia di Lecce, ho scritto la Notte della Taranta tra psiche, rituali, etnomusicologia e antropologia. Con Dietro l’albero di Natale, invece, nel periodo natalizio, ho dato rilievo all’osservazione del lato oscuro che si cela in un’opera. L’Ombra, archetipo dell’inconscio individuale e collettivo, dovrebbe sempre avere un’attenzione particolare, perché la sua dirompenza può essere imprevedibile e distruttiva, Concerto per l’Ombra.

PROGETTO ITINERANTE “UN’ ÀNCORA PER NON DIRE PIÙ ANCÓRA, CAMBIARE ACCENTO PER CAMBIARE PROSPETTIVA”

L’OBIETTIVO

Il progetto “Un’Àncora per non dire più Ancóra, cambiare accento per cambiare prospettiva”, ideato e promosso dalla psicoterapeuta e arpaterapeuta Sira Sebastianelli, si prefigge di dare un contributo per prevenire e per fermare le violenze contro le donne, attivando iniziative che utilizzino nuovi linguaggi e nuove prospettive.

 

L’INNOVAZIONE

La ricerca di nuovi canali di comunicazione che travalichino le parole, spesso insufficienti, ha condotto alla possibilità di utilizzare la musica e soprattutto l’arpa per veicolare messaggi utili alla costruzione delle coscienze che non si sono emancipate e quindi adeguate ad accogliere le conquiste avvenute nel mondo femminile negli ultimi cento anni. Lo strumento dell’arpa non è stato casuale, in quanto le corde di cui è composta producono vibrazioni che meglio di altri strumenti entrano in risonanza con le emozioni, attivando canali di comunicazione più efficaci di tante parole.

 

RECUPERARE LA STORIA PER COSTRUIRE LA MEMORIA

Per la realizzazione del progetto è stato importante il recupero di antiche ballate, a tematica femminile, appartenenti al repertorio più archetipico dell’umanità. Una narrazione antica, declinata al presente per avviare un percorso, realisticamente lungo, ma costante e continuo, sostenuta da quattro arpiste dell’Ensemble Sinetempore HarpAttack. L’ascolto della musica e dei testi consente, a chi ascolta, di identificarsi con i personaggi e la storia, lasciando che le emozioni, sollecitate dalle risonanze dell’arpa, affondino nella propria coscienza. Come scrive in “Oltre la terapia psicologica” lo psicoanalista Aldo Carotenuto: “La narrazione è una rappresentazione trasfigurata del pathos, per questo rende possibile un’esperienza catartica” e, di conseguenza, un processo di identificazione necessario per percepire e vivere le emozioni. Il lavoro sulle emozioni consente di costruire, ma, nello stesso tempo, di scuotere le coscienze risvegliandole, da un sonno, lungo e inconsapevole, al valore della vita e al suo rispetto.

L’Ensemble esegue, nelle rappresentazioni musicali, brani tratti dal canzoniere popolare internazionale, le cui tematiche vertono sulle vessazioni, mortificazioni e violenze che le donne hanno subito nei secoli. Le storie popolari, tramandate nel tempo e tradotte in ballate musicali, sono un esempio di come sia possibile stimolare riflessioni coniugando psicologia, musica e valore della vita dell’essere umano.

Una breve riflessione psicologico-musicale introduce le ballate, eseguite dalle musiciste, sia singolarmente e sia in ensemble, con arpa celtica.

 

L’ENSEMBLE

L’ensemble si è già esibita a Roma il 10 marzo 2018 presso la Galleria d’Arte Pulcherrima, a Firenze il 22 settembre 2018, presso la Biblioteca di Orticoltura, nell’ambito della prima edizione de L’Eredità delle Donne, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, a Cento (Ferrara) presso la Gipsoteca Vitali il 27 ottobre 2018 e il 24 Febbraio 2019 presso La Porta del Parco di San Felice Circeo (Latina), il 18 maggio 2019 a Cagiallo (Canton Ticino) presso il centro Ingrado, il 7 agosto 2021 nella Abbazia di Vezzolano (Polo Museale Piemonte) ad Albugnano (Asti), il 9 marzo 2024 presso Palazzo Sforza Cesarini a Genzano (Roma), il 17 maggio 2024 nell’ambito del Festival dell’Armonia a Cesate (Milano), il 25 novembre 2024 presso la Biblioteca “Arcipelago” dell’VIII Municipio di Roma.

L’Ensemble Sinetempore Harp Attack è composto dalle arpiste: Giulia Bertinetti (Lazio), Elisa Malatesti (Toscana), Monica Molo (Canton Ticino-Svizzera) e Sira Sebastianelli (Lazio).

PONTE DI MAGGIO

Nel mese di maggio ho preso parte a tre importanti eventi, apparentemente diversi l’uno dall’altro, ma in realtà congiunti dal ponte della creatività. L’8 maggio ho partecipato a Roma alla presentazione insieme all’autrice Cinzia Petrucci di Fu dolce il canto, una raccolta di poesie scritte sull’onda della melodia del canto della musica, attraverso una efficace trasposizione lirica di alcune partiture musicali di Fryderyk Chopin e di Ludwig van Beethoven.

Il 13 maggio, invece, alla Triennale di Milano con Venceslao Cembalo e Antonio della Guardia è stato riproposto il percorso artistico l’Isola delle Storie, presentato già nel 2022 a Roma presso Spazio Taverna.

Il 17 maggio, infine, a Cesate (Milano) si è svolta un’ edizione inedita del progetto itinerante, promosso dall’Ensemble di arpe e voci Sinetempore Harp Attack, “Un’Àncora per non dire più Ancóra, cambiare accento per cambiare prospettiva”, che ha visto la partecipazione della Scuola di Danza Mudra di Cesate, che ha contribuito a creare atmosfere molto suggestive.

Eventi che si sono sommati quasi in una sincronica sequenza, che hanno attraversato la sfera emotiva lasciando sensazioni uniche e irripetibili.

Poesia, arte, musica e danza declinano la creatività in tante forme, costruendo un ponte che consente di attraversare i confini di qualunque espressione artistica, utilizzando un codice linguistico universale che non ha bisogno di traduzioni.

Molte le persone che hanno partecipato ai diversi eventi percorrendo un ponte simbolico, ma costellato di tangibili emozioni. Grazie!

Concerto per Organo e Arpa

Il 22 novembre presso il Centro Benessere Essenthia all’interno del To Live Sports Center di Roma si è svolta una serata all’insegna della cura, del nutrimento, della disintossicazione e della purificazione della pelle. Il benessere della pelle passa attraverso il corpo e la psiche, ma per amplificare l’effetto dell’attenzione che si rivolge alla cura di sé, ho accompagnato il gruppo di donne che segue i consigli di Sabrina Pontani (@sabrina essenthia @sabrina responsabile essenthia) e di Valentina Pagliai, Stella Infinito, Ewa Swis, Noemi Tramonte e Patrizia De Angelis (@beauty spa natural resources), in un percorso di rilassamento con l’arpa celtica, teso a lasciar andare gli affanni della vita e alleggerirne il peso. Una pioggia scrosciante ha accompagnato l’evento, quasi a sottolineare la purificazione in atto, sotto lo sguardo della luna calante prossima al novilunio. Accadimenti sincronici come i fluidi delle creme protagoniste della serata, la luna calante, la pioggia purificatrice e l’arpaterapia, hanno favorito la riuscita dell’intento prefisso che sottendeva l’esaltazione della pelle, organo di frontiera del corpo e dell’anima. La nostra pelle sta diventando sempre più lo scriptorium dove incidere i ricordi della vita, gli eventi significativi o i nomi delle persone importanti, dimenticando a volte che la pelle ha una memoria più indelebile di un tatuaggio. Le tracce invisibili, che le esperienze della vita imprimono sulla pelle, creano la trama e l’ordito del tessuto che avvolge la vita stessa. La cura che si può rivolgere alla pelle equivale all’ attenzione che si dedica a se stessi, nel rispetto di un organo che vibra e risuona tra le corde della psiche.

7 AGOSTO 2021 CONCERTO DELL’ENSEMBLE SINETEMPORE HARP ATTACK

ABBAZIA DI VEZZOLANO ALBUGNANO (ASTI)

7 AGOSTO 2021 CONCERTO DELL’ENSEMBLE SINETEMPORE HARP ATTACK

ORE 18.30 E ORE 21.00 INGRESSO LIBERO PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA sinetemporeharpattack5@gmail.com

Dopo mesi di interruzione obbligata, il progetto itinerante, contro la violenza sulle donne, “Un’ Àncora per non dire più Ancóra, cambiare accento per cambiare prospettiva”, riprende il suo cammino. Questa volta approderà il 7 Agosto in Piemonte, esattamente ad Albugnano, provincia di Asti, nell’ Abbazia di Vezzolano. L’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano è un luogo fortemente evocativo di sensazioni antiche, in perfetta armonia con le risonanze delle cinque arpe dell’Ensemble Sinetempore Harp Attack. Tra le navate intrise di storia millenaria, potranno riecheggiare narrazioni che appartengono al patrimonio dell’umanità, tramandate di generazione in generazione, per ricordarci, nella loro sconcertante attualità, che spesso gli eventi non cambiano se non si trasformano le coscienze. (leggi di più sul sito)

Da Roma, per chi lo vorrà, partirà un pullman per un tour nei luoghi piemontesi e per assistere al concerto dell’Ensemble.

Per info:La Fenice Azzurra