Sorpresa!

Con l’arrivo della Pasqua ritorna protagonista l’uovo, insieme alla sua simbologia. La mia attenzione, però, si pone all’interno dell’uovo che tipicamente è luogo di sorprese. Da dove origina la sorpresa? L’uovo è un involucro sufficientemente resistente per proteggere qualcosa di prezioso, ma nello stesso tempo perforabile affinché ceda all’energia della vita che nasce. La Pasqua cade nella stagione primaverile quando la Natura si risveglia e dalla terra spunta nuova vita, come il pulcino dall’uovo che ne diventa il simbolo.

Il termine sorpresa in indoeuropeo ha la radice mir, che si ritrova nel latino miror con il significato di ammirare o meravigliarsi nello stupore dell’inaspettato. Lo sguardo dell’infanzia si lascia naturalmente rapire dalle sorprese, perché denso di curiosità per il mondo nuovo e sconosciuto, tanto da volerlo assaggiare per conoscere visceralmente il contenuto di ciò che suscita tanta emozione. La sorpresa dell’uovo pasquale dovrebbe poter riprodurre antiche emozioni di meraviglia e stupore, ma l’adulto di oggi ne è sempre meno capace, perché non è impresa facile sgombrare la mente da preoccupazioni e problemi. Eppure, vivere l’attimo che precede l’apertura dell’uovo, prima ancora di vedere cosa contiene, senza avere aspettative, per lasciarsi trasportare dentro lo specchio magico di Alice con il desiderio e l’incanto di un tempo, sarebbe la sorpresa più bella da fare a se stessi per Pasqua.

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